Latte di crescita 1 anno

Latte di crescita: la pediatra risponde

Cos’è il latte di crescita? Come inserirlo nella dieta dei nostri bambini? Si può dare prima della nanna? Che caratteristiche ha rispetto al latte vaccino?

Sono tante le domande che spesso le mamme mi rivolgono su questo tema. Ogni bambino/a ha le sue abitudini in tema di latte, ma una cosa è certa: il latte migliore del mondo è il latte materno, perché contiene in modo naturale tutti i nutrienti di cui i bimbi in età di allattamento hanno bisogno.

E’ altrettanto vero che, via via che il bimbo cresce, il latte materno diventi meno disponibile, diciamo così, o venga progressivamente a mancare. In queste condizioni, più o meno intorno all’anno di vita, è frequente ricorrere al latte di crescita. L’occasione per fare un po’ di chiarezza su questo argomento me l’ha offerta BUONA, azienda che produce e distribuisce alimenti biologici per l’infanzia, tra cui appunto il latte di crescita BBMilk 1-3 anni.
Ho pensato che, al di là della mia esperienza personale e delle mie conoscenze, la cosa migliore fosse rivolgere alcune domande ad un professionista. Ho quindi fatto una piccola intervista alla dottoressa Erika Biral, pediatra presso il Policentro Pediatrico e Donna di Milano.

Latte di crescita

1. Cosa si intende per latte di crescita e quali caratteristiche sono importanti per un buon latte di crescita?

Il latte di crescita è un latte formulato a partire dal latte vaccino, studiato per l’età successiva al primo anno di vita qualora non fosse più possibile proseguire l’allattamento materno. La composizione del latte di tipo 3 cerca di avvicinarsi per quanto possibile a quella del latte materno in termini di apporto proteico e di grassi, tuttavia con una quantità maggiore di carboidrati. Inoltre può essere integrato da alcuni nutrienti, come ferro, vitamine e sali minerali.

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Ricette Friggitrice ad aria Brandani

Friggitrice ad aria: come funziona, consigli, ricette

Come funziona la friggitrice ad aria: la mia esperienza con Brandani

La friggitrice ad aria è, come dire … una figata!
Friggere senza friggere. E’ questo che fa. Grassi, pericolosità, pesantezza. Dimentichiamoci tutti questi aspetti legati alla frittura tradizionale. Con la friggitrice ad aria – mi sto riferendo alla friggitrice Techno Collection di Brandani che ho personalmente testato – possiamo cucinare un sacco di cose molto golose, croccanti, appetitose che però non ci fanno male. E’ una sorta di piccolo forno in cui non si usa l’olio per friggere ma solo il potere dell’aria calda (fino a 200 gradi) che viene fatta circolare ad altissima velocità: questo meccanismo consente di ottenere pietanze croccanti fuori e tenere all’interno, genuine, senza i grassi e gli effetti collaterali della frittura tradizionale. Certo, si deve mettere in conto un po’ di consumo di corrente elettrica, ma direi che è un compromesso più che accettabile se pensiamo al risparmio sull’olio impiegato e soprattutto alla nostra salute!

friggitrice ad aria Brandani


La friggitrice ad aria della linea Brandani Techno è davvero semplicissima da usare ed ha il vantaggio che ha delle dimensioni piuttosto compatte, vi consente quindi di collocarla facilmente senza dover stravolgere gli spazi della vostra cucina. Si compone di un corpo centrale in cui c’è un display digitale per l’accensione e la regolazione dei gradi e della durata di cottura e un cestello estraibile in cui si posizionano gli alimenti da cuocere.
Il cestello si estrae facilmente sia quando vogliamo sospendere il funzionamento della macchina per verificare lo stato di cottura delle nostre pietanze, sia quando dobbiamo lavarlo.
Gli amici della Peri possono usufruire di uno sconto speciale del 10% sull’acquisto di questo gioiellino, in fondo all’articolo trovate tutti i dettagli.

Cestello friggitrice ad aria Brandani

Cosa si può cucinare con la friggitrice ad aria? Qualche consiglio per iniziare.

La friggitrice ad aria di Brandani è davvero molto versatile: si può cucinare verdura, carne bianca, rossa, pesce, polpette, mozzarelle in carrozza, perfino i muffin. E sto parlando di alimenti freschi, preparati in casa. Certo, vengono benone anche gli alimenti già precotti che si possono acquistare al banco dei surgelati, ma io vi consiglio di sperimentare con i cibi freschi: in questo modo il vantaggio in termini di salute che otteniamo usando un metodo di cottura sano è avvalorato anche dalla scelta degli ingredienti. Io mi sono cimentata con diverse pietanze. Il mio consiglio è di evitare i programmi pre impostati (in cui c’è un tempo e una temperatura già definita): usateli solo come indicatori di riferimento, ma poi scegliete manualmente le tempistiche. E’ importante infatti estrarre ogni tanto il cestello durante la cottura, anche ogni 5 minuti, per girare gli alimenti in modo tale da garantire una cottura omogenea e verificare in tempo reale lo stato di cottura. Quando vedete formarsi una bella crosticina dorata è segno che il vostro fritto ad aria è pronto. Nel caso delle verdure, noterete quella sorta di effetto grigliato e l’assaggio vi confermerà se sono cotte al punto giusto.
In generale, vi consiglio sempre di spruzzare o spennellare un po’ di olio (io uso sempre l’extra vergine d’oliva delicato che resiste alle alte temperature) sulle pietanze (ad es. le patate e le verdure fresche o gli alimenti impanati) perché questo vi consente un miglior risultato finale. Il sale invece, aggiungetelo alla fine, una volta tolti gli alimenti cotti dal cestello.

Friggitrice ad aria Brandani 
Recensione
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