Anche le ricette per bambini possono fare gola agli adulti. Ecco un’idea semplice ma sfiziosa per proporre le uova sode in modo diverso e decisamente colorato.
A volte davvero basta un tocco di fantasia per trasformare dei piatti semplici – cosa c’è di più semplice delle uova sode? – in un racconto, un’avventura fatta di personaggi divertenti che possono conquistare i nostri piccoli e, perchè no, i nostri ospiti. Leggi anche … cosa porto a mia suocera al pranzo di Pasqua?
Matte ha iniziato da poco, benché abbia quasi 4 anni, a mangiare le uova sode. E ancora elimina il tuorlo. Non si fida, non gli va, non si sa 🙂 Da qui l’idea di svuotare le uova dal loro ripieno originale e di sostituirlo con qualcosa di colorato e più invitante.
Sono davvero semplicissime. Seguendo lo stesso procedimento potete usare altre verdure per il ripieno (io mi sono ispirata ad una ricetta di Giallo Zafferano che poi ho rivisitato) e sbizzarrirvi con le forme che più vi piacciono.
Come preparare le uova sode ripiene:
Ingredienti per 12 pezzi:
- 6 uova
- 60 gr circa di ricotta, robiola o formaggio fresco (per i bambini, meglio la ricotta)
- 1 rapa rossa lessata sottovuoto
- 200 gr di spinaci freschi
Preparazione:
- Immergete le uova in un pentolino pieno d’acqua e cucinatele per 9 minuti dal bollore. La leggenda narra che con qualche chicco di sale grosso le uova non si rompono. Io che amo le favole, seguo la leggenda.
- Per il ripieno verde: lavate e lessate gli spinaci. Una volta pronti, strizzateli bene e frullateli con parte del formaggio, fino a creare una crema omogenea.
Per il ripieno fucsia seguite lo stesso procedimento: con la barbabietola: tagliate a pezzi la barbabietola e frullatela insieme al resto del formaggio. - Una volta raffreddate e sbucciate le uova, tagliatele a metà, estraete delicatamente il tuorlo a 4 uova e tenetelo da parte per completare la decorazione.
- Farcite le uova vuote con le salse colorate e disponetele sui piatti creando le storie che più vi piacciono.
Io mi sono ispirata alla primavera, ma ovviamente non c’è limite alla fantasia.